Manuale Manutenzione Masselli

La scelta della tipologia di pavimentazione è ancora troppo spesso determinata dalla semplice analisi del costo iniziale di costruzione: ma il costo reale di una pavimentazione è la somma dei costi di costruzione e di manutenzione della stessa nell’arco della sua vita utile (periodo nel quale vengono mantenuti i fondamentali requisiti di utilizzabilità), nell’analisi dei costi di manutenzione, occorre anche tenere conto degli oneri connessi con frequenti ripristini per interventi nel sottosuolo.

In ambito urbano le Pubbliche Amministrazioni possono scegliere, per il rivestimento superficiale delle strade, tra asfalto, pietra naturale, sia essa in lastre, cubetti di porfido o ciottolato, e massello autobloccante in calcestruzzo.

Il conglomerato bituminoso è la soluzione più diffusa di pavimentazione, tale primato deriva unicamente da un minor costo iniziale di costruzione rispetto alle soluzioni alternative: questa considerazione porta a trascurare ogni altra caratteristica in merito alla qualità dell’opera intesa in tutti i sensi, dalla resa prestazionale ed estetica, fino all’impatto ambientale non assolutamente positivo. Il conglomerato bituminoso è decisamente sensibile alle condizioni atmosferiche estreme: soffre il caldo estivo, le piogge ed il gelo invernale che, in funzione del carico di traffico, ne determinano il precoce ammaloramento: con un livello di traffico di una strada urbana mediamente trafficata risulta necessario il rifacimento dello strato di usura dopo al massimo 4 anni dalla sua stesura. Non è inoltre da trascurare come la formazione di buche sulla strada, pericolose per la circolazione, rappresenti la principale fonte di preoccupazione per il gestore/amministratore.